lundi 27 juillet 2015

Giir di Mont 2015

Ok, io mi ero iscritta a questa gara per vedere Kilian, Kilian quest'anno non c'era, e quindi già si cominciava male :mrgreen: 

Parto comunque con l'idea che ci metterò più di 6h30, e quindi l'unica cosa che conta è passare i famosi cancelli, che psicologicamente odio. Mettetemi un tempo massimo, ma non cancelli stretti. Sono un diesel, io al massimo recupero a fine gara quando gli altri del mio stesso livello sono cotti. Vabbè. 

Partenza dopo una lunga attesa "in griglia" con Anselmo, Enrico, Marco e Luca, rimango subito dietro. Ho scelto di fare tutta la gara con i bastoni e nella calca iniziale ho il terrore che qualcuno di disattento si faccia male sulle punte dei miei bastoni, quindi vado molto cauta. C'è subito un bel ingorgo quando la strada del paese si restringe fino a diventare un sentiero single track. Ho dietro di me 5 persone e la scopa. Ahia. 

Come sempre mi ricordo poco del percorso perché correndo spengo buona parte del cervello. Arrivo al primo cancello in 1h53 e dato che ho sentito dire che il secondo è più stretto del primo, intuisco già come andrà a finire. 
Bella la salita alla bocchetta Larecc, mi emoziono quando arrivo su, un po' per il paesaggio, un po' per la canzone che c'è proprio quando arrivo e che mi mette tanta nostalgia, e difatti da lì in avanti dovrò cercare di respingere pensieri negativi. 

Discesona tosta, sono ben contenta di avere sempre i bastoni, ieri in un paio di occasioni mi hanno salvata, in particolare quando la mia scarpa destra è rimasta dentro un pezzo di radice che mi ha fermato di netto, mi si è piantata l'impugnatura del bastone dritto negli addominali ma almeno ho ancora tutti i denti :mrgreen: 

Comincia la terza salita, intorno a me, a volte davanti, a volte dietro, sempre gli stessi concorrenti, i volontari dei ristori ci dicono che ce la faremo a pelo, se non ci fermiamo ce la facciamo, ecc, all'ultimo ristoro prima del secondo cancello ci dicono che manca mezz'ora (ce l'avevano già detto a quello prima, uff!), solo che sono già passate 4h25 circa e quindi le nostre speranze sono sempre più tenue. 
Il gruppetto di case in mezzo alle quali si trova il secondo cancello si vede finalmente lassù, sul mio orologio leggo 4h38 e capisco che è finita, mi va bene così, non ho più voglia di fare fatica, pazienza, la mia gara finisce lì. 
Arrivo in 4h43, un signore mi toglie il chip e mi toglie anche (danneggiandolo) il pettorale, non ho ben capito perché ma sul momento le emozioni sono tante e non ho la forza di reagire. Una signora gli dice "ma no, glielo potevi lasciare il pettorale", poi chiede a me se voglio rientrare o proseguire. Dico che voglio andare avanti, mi dice di tener presente che sono ancora un paio di ore, e io le dico "ma io sono in forma! sono lenta ma sono in forma!". Un ragazzo del pubblico seduto dietro di lei mi fa "brava, così si fa!", strappo di mano il mio pettorale spiegazzato al signore che me l'aveva tolto, e vado. 

Davanti a me (lo supererò dopo) un signore di una certa età che insieme a me sarà credo l'unico a finire la gara fuori classifica, gli altri sono troppo scoraggiati. Poi sia io che lui supereremo altri concorrenti ancora in gara... che rabbia! 

Perché sono andata avanti? Cavoli, ero in mezzo a un paesaggio bellissimo, i sentieri di montagna sono diventati il posto dove più mi piace stare, sono solo le 13 di una splendida giornata e io dovrei rientrare? Non se ne parla!

Gli ultimi km non mi sono però piaciuti un granché, sassisassisassisassi e le mie ginocchia che chiedono pietà, poi l'arrivo in paese dove non c'è praticamente nessuno (tutti giù al campo sportivo a magnare :D ) , ma i pochi che ci sono mi incitano comunque calorosamente, io cammino, di buon passo ma cammino, niente in questo momento mi potrebbe far correre (fisicamente avrei forse potuto, ma la testa si rifiutava).

Dopo il traguardo mi fanno comunque i complimenti e una ragazzina mi dà la maglietta di finisher (siiiiii! :cheerleader:). Vedo Enrico che mi racconta come la sua gara è finita prematuramente :pale: , poi Luca arrivato da poco, scendiamo a recuperare le borse, e dopo una bella doccia ritrovo Anselmo e mangio qualcosina. 

La parte più faticosa della giornata è stata risalire strade e scalinate con il borsone pesante per andare a prendere la navetta che ci riporta alle macchine.

Analizzando cosa non è andato come avrebbe dovuto: sono due anni (dalla tallonite 2013) che non faccio ripetute e allenamenti di qualità, quindi velocità zero. Sono mesi che dormo troppo poco, 10 giorni fa antibiotici che mi hanno messo il sistema immunitario a terra. Si può barare fino a un certo punto ma prima o poi si paga il conto. 

E quindi dopo aver pensato che questa gara non la rifarò... adesso penso che se riesco a rivelocizzarmi un minimo e se l'anno prossimo sarò in condizioni decenti... LA RIFARO'.

:rambo:

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